Un breve impulso spaziale rilevato dal telescopio
di Arecibo, a Puerto Rico, sembra provenire da ben oltre la nostra galassia:
gli scienziati hanno potuto notare una raffica di onde radio di una frazione di
secondo che fornisce nuove importanti prove sulla presenza di impulsi
misteriosi che arrivano sulla Terra dallo spazio profondo.
La scoperta, effettuata da un team internazionale
di astronomi e pubblicata il 10 luglio sul The Astrophysical Journal, evidenzia
un segnale del genere per la prima volta con uno strumento diverso dal
radiotelescopio di Parkes in Australia, da dove invece sono stati registrati
diversi episodi simili ma la mancanza di risultati analoghi da altre strutture
avevano fatto immaginare al fatto che sui segnali radio provenienti dallo
Spazio non c’era da fidarsi.
Ovviamente adesso è grande l’enigma per gli
astrofisici, perché ci sono tanti dubbi sul fatto che queste onde radio
provenienti dallo Spazio siano davvero inviati da qualche civiltà aliena oppure
se sono semplicemente dei segnali naturali di alcuni eventi astronomici, come
potrebbero essere l’evaporazione di buchi neri, le fusioni di stelle di
neutroni o altro ancora con campi magnetici molto potenti. “Adesso dobbiamo
capire che cosa provoca queste onde radio. Se davvero provengono da fuori la via
Lattea, significa che è davvero una cosa estremamente emozionante” ha affermato
Jason Hassels, astronomo dell’Università di Amsterdam.
L’impulso rilevato presso l’Osservatorio di
Arecibo, il più grande e sensibile radiotelescopio del mondo, è stato rilevato
il 2 novembre 2012 ma analizzato soltanto nei giorni scorsi.
“La luminosità e la durata di questo evento, e
tutti gli altri elementi specifici che lo caratterizzano, sono tutti coerenti
con le proprietà degli impulsi precedentemente rilevati dal telescopio di
Parkes in Australia” ha detto Laura Spitler, tra gli autori della ricerca.
La caratteristica più importante di queste onde
radio, che lascia immaginare che provengano da oltre la via Lattea, è basata
sulla misurazione di un effetto particolare noto come “dispersione di plasma”.
Gli impulsi che viaggiano attraverso il cosmo, infatti, si distinguono da
interferenze artificiali per l’effetto degli elettroni interstellari, che
rallentano le onde radio a radiofrequenze inferiori. L’impulso rilevato dal telescopio
di Arecibo ha tre volte la misura massima di dispersione che ci si aspetterebbe
da una fonte all’interno della galassia, come spiegano gli scienziati.
Joeri van Leeuwen, astronomo dell’Università di
Amsterdam, ha parlato di “scoperta fantastica” e adesso tutti gli sforzi del
team di studio sono focalizzati alla ricerca di impulsi radiofonici che
confermino ulteriormente la provenienza galattica, aspettandosi molte altre
scoperte per una migliore comprensione di questo mistero cosmico.
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