domenica 9 novembre 2014

Avvistamenti nel Medioevo

L’origine misteriosa della radiazione che ha colpito la Terra durante il Medioevo


Qualcosa di inspiegabile si è verificato sul nostro pianeta circa 1200 anni fa.
Nel corso di uno studio sulla quantità di isotopo radioattivo carbonio-14 negli anelli degli alberi secolari, i ricercatori hanno rilevato che tra il 774 e il 775 d.C., il pianeta Terra è stato colpito da una raffica molto intensa di radiazioni ad alta energia, la cui origine è del tutto sconosciuta.
Il radiocarbonio si forma quando le radiazioni ad alta energia provenienti dallo spazio colpiscono gl atomi nell’alta atmosfera, producendo neutroni. Questi si scontrano con l’azoto-14, decadendo poi in carbonio-14. Normalmente, la produzione continua di radiocarbonio viene alimentata dalla radiazione cosmica di fondo.
Tuttavia, i solo eventi noti in grado di produrre il picco di 14°C negli alberi dell’emisfero boreale sono l’esplosione di una supernova o una tempesta di protoni prodotta da brillamento solare gigante. Ma, nessuno si questi due fenomeni sembra probabile, spiega su Nature Fusa Miyake, fisico dei raggi cosmici presso la Nagoya University in Giappone, dato che ognuno di essi avrebbe dovuto essere abbastanza potente da provocare effetti che sarebbero stati ampiamente notati in quel momento.
Una supernova massiccia, per esempio, sarebbe stata abbastanza luminosa da produrre una “nuova stella” visibile anche di giorno, come nel caso di eventi simili registrati nel 1006 e nel 1054. Per provocare il picco riscontrato negli alberi, l’esplosione avrebbe dovuto essere molto più intensa di queste ultime due.
È possibile, continua Fusa, che un evento del genere possa essersi verificato nei cieli dell’emisfero australe, dove gli astronomi dell’epoca non avrebbero potuto vederlo. Ma se così fosse, i radioastronomi di oggi avrebbero trovato i segni residui di questa esplosione tremendamente brillante.
Per quanto riguarda i brillamenti solari, il ragionamento è simile: un evento capace di produrre protoni ad altissima energia e generare il picco osservato supererebbe enormemente qualsiasi eruzione solare mai registrata. I resoconti storici avrebbero certamente riportato aurore straordinarie alle basse latitudini. Per non parlare poi della gigantesca fiammata che avrebbe probabilmente spazzato via lo strato di ozono, con conseguenze ecologiche devastanti.
Dunque, qualunque cosa sia successa in quegli anni, al momento rimane un mistero. Gli scienziati non sono riusciti ancora a determinare la fonte dell’enigmatica energia proveniente dallo spazio.
 

Star Wars nel Medioevo

Profittando dell’incertezza da parte della scienza a fornire risposte al misterioso fenomeno, qualcuno si è spinto a ipotizzare una causa che i ricercatori non hanno potuto, o voluto, considerare.
Partendo da presupposto che esistono numerosi resoconti medievali nei quali si parla di strani oggetti volanti, alcuni arditi pensano che le radiazioni possano essere state emesse da un qualche veicolo di origine non terrestre in orbita attorno al pianeta Terra. Anzi, forse le radiazioni sono il risultato di un epico scontro tra velivoli alieni in prossimità della Terra.
In un manoscritto scritto da Agobardo di Lione nel 9° secolo (Contra vulgi insulsam opinionem de grandine et tonitruis), il vescovo riporta gli strani racconti da parte dei contadini francesi:
“C’è una certa regione chiamata Magonia da dove provengono le navi tra le nuvole. Gli occupanti di queste navi portano lì i frutti della terra che vengono distrutti dalla grandine e dalle tempeste”.
L’arcivescovo scrive di aver anche assistito alla lapidazione di tre uomini e una donna caduti da una di queste stesse navi.
Tra i resoconti più citati c’è quello redatto nel 1211 da Gervasio di Tilbury, un cronista inglese di eventi storici e curiosità, il quale riporta una storia bizzarra nei suoi “Otia Imperialia”:
“Quello che è accaduto nel borgo di Cloera (Irlanda), una Domenica, mentre la gente era a Messa, è una meraviglia. In questa cittadina c’è una chiesa dedicata a San Kinaro.
E avvenne che un’ancora fu calata dal cielo, con una corda attaccata ad essa, impigliandosi nell’arco sopra la porta della chiesa. La gente di precipitò fuori e vide nel cielo una nave con uomini a bordo, la quale galleggiava nell’aria. Videro poi un uomo scendere verso l’ancora per disincagliarla; sembrava come se stesse nuotando in acqua.
Il popolo si precipitò verso l’uomo, cercando di catturarlo, ma il vescovo proibì di imprigionare l’uomo, perchè avrebbe potuto ucciderli. L’uomo fu liberato e volo fino alla nave. L’equipaggio tagliò la corda e la nave salpò verso l’alto”.

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