Oggi vi torniamo a parlare di uno dei misteri che da sempre preoccupa l'Italia, più da vicino la Sicilia: i fuochi di Caronia. Canneto di Caronia, come tutti definiscono il paesino degli incendi, è geograficamente errato, dato che Canneto è una frazione di soli 180 abitanti del comune di Caronia, che a sua volta è in provincia di Messina. Gli incendi sono iniziati nell'inverno 2003/2004, quando oggetti qualsiasi improvvisamente prendevano fuoco, ustionando anche delle persone. L'inizio di questi insoliti fenomeni coincise con una piccola ondata di avvistamenti UFO, che coinvolsero l'intera località di Caronia e persino le Isole Eolie (la prima foto a sinistra, molto famosa, mostra due UFO sopra l'isola Vulcano). Secondo altri invece erano causati dal fenomeno dell'autocombustione (spiegato molto bene nella tesi del fisico esperto in energia nucleare Marzio Mangialajo). Altri ancora sospettano dello zampino dell'uomo. Il 10 maggio 2005 un congresso organizzato dal governo Berlusconi durato 4 ore ha provato a dare una spiegazione, ma nulla. Seguirono due anni di duro (e, soprattutto, costoso) lavoro per emettere la tesi più stupida possibile. "Fenomeni non naturali". C'erano arrivati persino i muri di casa mia. In effetti le tre ipotesi riguardavano fenomeni extraterrestri, di autocombustione e mano dell'uomo. Voi vedete un fenomeno naturale fra questi? No. Il 24 giugno 2008 cambia l'opinione del governo, che è sicuro che si tratti dell'uomo. Sei anni di puro nulla, fino all'estate 2014, che come vi avevamo raccontato, ritornano gli incendi. Il 20 ottobre del 2014, la Procura scrive un nome sul registro degli indagati, Giuseppe Pezzino, figlio del proprietario della casa maggiormente distrutta, e suo padre era anche il rappresentante di via del Mare con la polizia. Seguirono le proteste dei cittadini, che sono sicuri che non sia lui il colpevole, dato che non stava giorni chiuso in casa ma era in giro con i suoi amici che non lo hanno visto fare nulla. Il 24 ottobre 2014 il governo Renzi ha riunito numerosi esperti (Patrizia Livreri, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Elettrica presso l’Università di Palermo e il professor Nicola Casagli, del Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Firenze) oltre che l'attuale sindaco di Canneto di Caronia, Calogero Beringheli. Sperando che scoprano qualcosa, ci vediamo alla prossima, sperando di potervi dare buone notizie. Riguardo al video, preso dal programma italiano Voyager, spiega benissimo i fenomeni.
AGGIORNAMENTO: Il 5 marzo 2015 la Procura di Messina ha comunicato gli arresti domiciliari al sospettato Giuseppe Pezzino e ha consegnato un avviso di garanzia a suo padre, Antonino Pezzino che era il presidente del comitato delle vittime di Canneto. Entrambi sono accusati e dovranno rispondere di numerosi reati, fra i quali incendio, danneggiamento seguito da incendio, concorso in truffa e procurato allarme. Insomma, forse i misteri di Canneto di Caronia non erano altro che incendi dolosi provocati dall'uomo. Per saperne di più, clicca qui: Canneto di Caronia: agli arresti domiciliari Giuseppe Pezzino
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