lunedì 15 giugno 2015

"Sono sveglio. Terra, c'è nessuno??" Il lander Philae si risveglia dopo 7 mesi, ora bisogna localizzarlo

É arrivata la seconda soddisfazione consecutiva dell'ESA (European Space Agency) in pochi giorni: dopo lo sbarco tranquillo e senza problemi dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti (anche se hanno ovviamente contribuito anche Russia e NASA), due giorni fa é arrivata la risposta positiva del lander Philae, che attualmente si trova sulla cometa 67P Churymov-Gerasimenko. Ma ripercorriamo la storia, passaggio per passaggio. Il lontano 2 maggio 2004 partí con il vettore Ariane 5G+ la sonda Rosetta, contenente il lander Philae. Alle ore 07:17 UTC (tempo universale, in Italia +1 in inverno e +2 con l'ora legale). Il 25 febbraio 2007 ha sfiorato Marte. Dopo 10 anni e 5 mesi di viaggio, il 6 agosto 2014 la sonda Rosetta raggiunge la cometa 67P. Il 25 agosto 2014 l'ESA sceglie il punto dove deve atterrare il lander. Punto che venne chiamato Aglikia, dal nome dell'isola del Nilo dove furono trasportati gli edifici rimossi dall'isola di File, prima che questa fosse sommersa dalle acque del lago Nasser. Il 31 ottobre la sonda fu collocata a 30 km dalla superficie della cometa. Fra l'11 e il 12 novembre furono effettuate le ultime verifiche. Philae fu spostata in orbita di lancio alle 07:35 UTC. Alle 08:35 UTC del 12 novembre Philae si stacca da Rosetta quando mancano solo 22 km alla superficie. Philae era dotato di un particolare carrello di atterraggio: equipaggiato con viti di ancoraggio sulle tre zampe e con due arpioni nella parte centrale, aventi il compito di trattenere il lander ed evitarne eventuali rimbalzi durante la procedura di atterraggio. Questo meccanismo avrebbe dovuto evitare eventuali rimbalzi, causati dalla gravità che sulla cometa corrisponde a 1/10.000 di quella della Terra. Alle 16:03 arrivò sulla Terra la notizia dell'atterraggio. O meglio, accometaggio, così lo definì l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) coniando un termine che é stato tradotto in molte lingue (comunque in tutta la missione l'Italia ha avuto un ruolo molto importante). La doccia fredda arrivò due giorni dopo con le analisi della telemetria: nessuno dei componenti del carrello di atterraggio aveva funzionato e Philae era atterrato rimbalzando in una zona lontana dalla luce e dal calore solare. Fortuna che era dotato di una batteria primaria che gli avrebbe garantito di funzionare per 60 ore, sennò avrebbero perso definitivamente il contatto. Il giorno stesso con le analisi in mano i tecnici persero le speranze e alle 0:36 UTC del 15 novembre 2014 si perse definitivamente il contatto, dopo avergli chiesto di sollevare i suoi pannelli solari di 4 cm e ruotarli di 35^, per provare a aumentare la loro esposizione solare. E il lander finì in ibernazione. Nonostante ciò, la missione non fu definita un fallimento, anzi. Stephan Ulamec, responsabile della missione Rosetta per DLR, l'Agenzia Spaziale Tedesca, dichiarò: "Prima che cadesse il silenzio, il lander è stato in grado di trasmettere tutti i dati scientifici raccolti durante la prima sequenza scientifica. [...] Questa macchina ha operato magnificamente in condizioni difficili e possiamo essere pienamente orgogliosi dell'incredibile successo scientifico che Philae ha consegnato". Seguirono sette mesi di ricerche, 210 giorni di attesa, quando alle 22:28 CEST (ora legale, le 20:28 UTC) tramite la sonda Rosetta si riaccesero le comunicazioni con Philae, grazie ai pannelli fotovoltaici che lo avevano ripristinato qualche giorno prima, tuttavia ci mise un po' di più a contattare Rosetta. Ad agosto la cometa raggiungerà il suo perielio (punto di maggiore vicinanza al Sole), quindi per qualche mese dovremmo riuscire a tenerci in contatto con il lander. Anche se non si é ancora riusciti a indicarne la posizione, nonostante innumerevoli tentativi. Ieri sempre Stephan Ulamec ha dichiarato che il lander é pronto per operare a una temperatura di -35^C. Adesso dobbiamo solo sperare che torni a inviarci spettacolari immagini. E forse dobbiamo sperare che alcuni burloni la smettano di fotomontare queste foto aggiungendo disegni alieni oppure spargendo la voce che la cometa 67P Churymov-Gerasimenko é un'oggetto alieno, come qualcuno aveva detto sei/sette mesi fa. Da sempre la missione ha un impatto mediatico importantissimo e per questo molti delegati dell'ESA hanno lasciato dichiarazioni come "É il più grande successo dell'astronomia moderna". Il prossimo obiettivo avverrà nel 2016, quando gli scienziati puntano a far arrivare anche Rosetta sulla cometa e farla atterrare vicino al piccolo Philae "per pure ragioni sentimentali, in fondo sono madre e figlio...". Qui sotto trovate alcuni tweet dell'ESA, che ha voluto scherzare molto su questo collegamento. Speriamo che il lander continui a inviarci foto, analisi e dati ancora per molto. Buona fortuna, Philae.

 

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