giovedì 30 luglio 2015

Ecco chi é Kepler-452b, il fratello della Terra distante 1.400 anni luce da noi


Non potevamo non parlarvene ed eccoci finalmente qui alla scoperta di Kepler-452b, il pianeta descritto dalla NASA come la Terra 2.0 Tutto inizia mercoledì 22 luglio 2015 quando la NASA annuncia una conferenza stampa straordinaria per una notizia che "l'umanità sogna da migliaia di anni. Una dichiarazione dall'impatto mediatico devastante, arrivata sulle più importanti testate giornalistiche mondiali, dal Washington Post, al Telegraph fino al nostro Corriere della Sera. L'unica indicazione data era che si trattava di una scoperta della missione Kepler, che dal 7 marzo 2009, data del lancio della omonima sonda dalla base di Cape Canaveral, scruta l'Universo alla ricerca di pianeti abitabili o dove potrebbe trovarsi vita non terrestre. E a dire il vero forse qualcuno si era preparato a una dichiarazione shock del tipo "abbiamo trovato degli alieni". La conferenza è puntualmente avvenuta alle ore 18 di giovedì 23 luglio 2015 ma non sono arrivate notizie particolarmente sconvolgenti. O forse sì, perché l'annuncio di aver scoperto un pianeta simile alla Terra ha girato il mondo in brevissimo tempo. Ma entriamo un po' nei dettagli dato che molti sono stati trascurati. Partiamo dando un po' di numeri: dai calcoli effettuati si è intuito che Kepler-452b è 1,6 volte la Terra. Dista dalla sua stella madre, il corpo celeste con cui è stato trovato tramite una tecnica molto particolare, il 5% di più della distanza Terra-Sole, quindi sotto questo punto di vista (come anche dal precedente) la vita è possibile. La stella, di classe G, battezzata Kepler-452, è più luminosa del 20% rispetto al nostro Sole e ha un diametro superiore del 10%. Inoltre è 1,5 miliardi di anni più vecchia rispetto alla nostra stella principale e ha una massa del 3,7% più grande. Un anno su Kepler-452b dura 385 giorni terrestri (precisamente 384,843 ma non facciamo i pignoli), solo 20 in più rispetto al nostro anno solare. E fino a qui, la scoperta sembra straordinaria. Lo è lo stesso, ma veniamo alle distanze dalla Terra. Che purtroppo sono siderali: Kepler & la sua stella distano 1.400 anni luce dalla Terra che corrispondono a 63.241 UA, ossia 63.241 volte la distanza Terra-Sole. Se a qualcuno sembra poco, proviamo a collegare questa storia alla missione New Horizons, che da poco ha superato Plutone. La sonda ci ha impiegato nove anni a raggiungere il pianeta nano viaggiando a una media di 58.536 km/h, che sono 16 km/s. Tralasciando che un uomo non può viaggiare a queste velocità, pensiamo che Plutone dista "solo" 5,4 ore luce che è poco o nulla rispetto ai 1.400 anni luce di Kepler. Insomma, è impensabile che l'umanità possa arrivare su Kepler-452b anche solo con una sonda per i prossimi secoli. Un altro dato molto trascurato ma essenziale è la composizione del pianeta: qualora fosse gassoso, come Giove, Saturno, Urano e Nettuno, sarebbe inabitabile in quanto non avrebbe una superficie su cui appoggiarsi. Anche se la NASA ha dichiarato che al 70% è terrestre e roccioso. Comunque sia ci troviamo di fronte a una grande scoperta: nell'elenco dei pianeti di tutta la galassia scoperti e individuati finora, che sono ben 4.696, Kepler-452b è schizzato al primo posto togliendo il primato a Kepler-438b che paga il fatto di orbitare intorno a una nana rossa, una stella molto più grande e calda rispetto al nostro Sole o anche alla stella di Kepler 452b. Tuttavia l'indice di somiglianza alla Terra lo vince ancora Kepler 438b che raggiunge quota 0,88 (la Terra è 1). Mentre quello appena scoperto, Kepler-452b si ferma a 0,83. Ma il motivo per cui gli ha sottratto il primo posto lo abbiamo già scritto ed è a mio parere sensato. Un dato molto importante che permette la vita riguarda le componenti chimiche del terreno e dell'atmosfera, che però senza sonde è molto complicato da individuare. Con lo sviluppo della tecnologia magari fra qualche secolo o anche prima riusciremo a inviare nostri oggetti nell'Universo. Per ora è meglio tenere i piedi per terra, ma nessuno ci impedisce di sognare. Chissà, a volte i sogni diventano realtà...






 










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