Ora è ufficiale. Come vi avevamo anticipato pochi giorni fa, esiste un pianeta relativamente vicino a noi e potenzialmente abitabile. Si chiama Proxima B, e ruota attorno a Proxima Centauri, una delle tre stelle che compongono il Sistema di Alpha Centauri, il più vicino al nostro. Le tracce dell'esistenza di questo pianeta risalgono al 2013, anche se la maggior parte erano solo ipotesi. E proprio in questi anni si è scoperta e certificata l'esistenza di questa nuova Terra. Proxima Centauri B orbita a una distanza media di 7 milioni di chilometri dalla sua stella, Proxima, una piccola e fredda stella rossa soprannominata pallido pallino rosso che vanta soli 2800 gradi e probabilmente anche acqua liquida in superficie. Inoltre completa un periodo di rivoluzione in soli 11,2 giorni e possiede una massa grande almeno il 130% di quella terrestre. Le ricerche a questo punto si concentreranno sulla ricerca di un'atmosfera, presenza insostituibile per rendere possibile la vita. Non sarà affatto facile, perché Proxima B dista 4,3 anni luce, che sono 40.681,44 miliardi di chilometri o 271.930,9 volta la distanza Terra-Sole da noi. Non proprio dietro l'angolo. In molti hanno già sognato di raggiungerlo, ma gli ostacoli ci sono e non sono affatto pochi. Vivendo su questo ipotetico pianeta, Proxima si vedrebbe grande cinque volte in più rispetto a come noi guardiamo il Sole. Inoltre vedremmo anche le due stelle del Sistema, e avere tre soli in cielo non è cosa da tutti i giorni. In più la vicinanza alla stella saremmo troppo vicini alle radiazioni ultraviolette, al vento solare e alle eruzioni di gas e materia di Proxima. Secondo problema; con il massimo delle tecnologie a nostra disposizione ci impiegheremmo circa 100.000 anni, migliaio più, migliaio meno. Il miliardario russo Yuri Milner sarebbe disposto a spendere 100 milioni di dollari per trovare una tecnologia di spinta, quasi sicuramente nucleare, che permetta di viaggiare al 10%-20% rispetto alla luce, cosi da impiegarci dai 20 ai 400 anni. In pratica questa sonda (ovviamente senza esseri umani) dovrebbe viaggiare a 50.000 chilometri al secondo. Più di 4 volte la distanza New York-Shangai in un respiro. Per ora, è pura fantascienza. Ovviamente non è da escludere che Proxima B sia abitato da esseri non umani, perché tutto può essere. Volendo potremmo inviare dei messaggi verso quel pianeta, anche se fra andata e ritorno dovremmo attendere 8 anni e mezzo per una risposta. Io ci proverei, ma molti sono scettici al riguardo perché sapere con certezza che non siamo soli nell'Universo creerebbe scompigli- Se fosse abitato, saranno prima loro a trovare noi o noi a trovare loro? Probabilmente ci vorrà ancora qualche secolo per rispondere a questa domanda...
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giovedì 25 agosto 2016
Ecco chi è Proxima B, il pianeta abitabile più vicino a noi
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