Rosetta è ufficialmente atterrata sulla cometa 67P Churyumov-Gerasimenko. Di tempo ne è passato dal 2 maggio 2004, quando insieme al lander Philae vennero lanciati nello spazio alla ricerca del primo, storico, accometaggio. Il 25 febbraio 2007 il primo flyby. Veniamo al 6 agosto 2014, quando Rosetta raggiunge l'orbita della cometa 67P. Pochi giorni dopo, 25 agosto 2014, viene deciso il punto per far atterrare il lander Philae. Il 12 novembre 2014 Rosetta e Philae si separano per sempre e poco dopo, alle 16:03, avviene il primo storico accometaggio, così definito dall' Agenzia Spaziale Italiana. Poco dopo, la doccia fredda. Philae non risponde. Questo a causa del carrello di atterraggio che non si è aperto per nulla, facendo rimbalzare il piccolo lander lontano dal punto previsto, coperto da una roccia. Ciò impedisce il funzionamento dei suoi pannelli solari e il 15 novembre si perde definitivamente il contatto. Passano 210 lunghi giorni, di continui tentativi, quando il 14 giugno 2015 a speranze esaurite il lander manda un segnale di vita alle 22:28 italiane. Intanto Rosetta ha continuato ad orbitare attorno a 67P Churyumov-Gerasimenko, fino a giovedì scorso, 29 settembre 2016. Con una breve accensione dei motori, pian piano, la sonda si avvicina alla superficie della cometa. Una discesa volutamente lenta, per scattare il maggior numero di foto possibili. Alle 13:20 del 30 settembre 2016 l'ufficialità: Rosetta è atterrata, tutto è andato per il verso giusto. Le ultime energie serviranno per inviarci alcuni dati sulla superficie. Si chiude qui una delle missioni più importanti per una sonda terrestre nello spazio. La missione è costata all'ESA (European Space Agency) oltre 1,4 miliardi di euro e la sonda da ora in poi inizierà un viaggio in una zona fredda e buia del cosmo, lontanissima dal Sole. L'astrofisico Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, ha commentato così la missione: “Chissà se un giorno qualche turista spaziale non troverà le tracce di questa incredibile missione portata a termine dall’Europa, con un grande ruolo della tecnologia italiana. Oggi si parla di miniere sui corpi celesti minori. Un giorno forse, se andremo su Marte, potremmo sfruttare queste risorse per approvvigionarci di acqua o carburante”. Buon viaggio, Rosetta.
#Rosetta, is that you? #CometLanding— Philae Lander (@Philae2014) 30 settembre 2016
Mission complete #CometLanding pic.twitter.com/m3oxRNPzPI— ESA Rosetta Mission (@ESA_Rosetta) 30 settembre 2016
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