


Anche oggi niente UFO, continuano gli eventi astronomici che hanno maggiore importanza. E non per dire, sono anche un po' meno serie. Oggi ho scelto di darvi gli ultimi aggiornamenti sulla situazione della cometa
67P Churyumov-Gerasimenko. Eravamo rimasti, al
15 giugno 2015, che il
lander Philae si era risvegliato e aveva mandato un segnale, dicendo di essere vivo. Ripercorriamo brevemente tutta la cronologia della missione. La sonda Rosetta è stata lanciata il
2 maggio 2004; il 25 febbraio 2007 ha effettuato quello che si definisce
flyby, il passaggio senza atterrare di una sonda con un pianeta. 10 anni e 5 mesi dopo, il
6 agosto 2014 (un anno fa, sembra ieri) la sonda Rosetta
entra in orbita con la cometa. Il 25 agosto viene scelto il luogo dove atterrare e finalmente il
12 novembre 2014 Philae si stacca da Rosetta e alle
16:03 arriva la notizia dell'
accometaggio, come lo ha definito l'Agenzia Spaziale Italiana. Due giorni dopo un'autentica doccia fredda cala sui tecnici della missione: le
analisi della telemetria (non quelle di formula 1, ma alla fine il concetto è lo stesso) mostrano che nessuno dei componenti del carrello di atterraggio ha funzionato e il lander è rimbalzato in una
zona lontana dalla luce e dal calore solare. Il 15 novembre si perse definitivamente il contatto. 210 giorni dopo, il 14 giugno 2015, a speranze quasi esaurite, ecco il segnale alle
22:28 italiane: il lander è sveglio. Successivamente si è perso di nuovo il contatto, ma almeno abbiamo la certezza che il piccolo
Philae è vivo.
L'ultimo contatto fra il lander e il centro di controllo della missione a Colonia risale al
9 luglio. E da qui andiamo avanti. Come previsto da tempo, alle
4:03 italiane del
13 agosto 2015 la cometa 67P ha raggiunto il suo
perielio, la minima distanza dal Sole, transitando a 185 milioni di chilometri dalla nostra stella. Ciò ha chiaramente causato un aumento significativo delle temperature e successivamente lo scioglimento di parte dei ghiacci, che sono finiti nella scia della cometa e hanno fatto l'effetto dei "
fuochi d'artificio". Pensate che il nucleo della Churyumov-Gerasimenko sta rilasciando nello spazio
una tonnellata di polvere (non in senso figurato) e
300 chili di vapore acqueo al secondo! Ciò ha rischiato chiaramente di creare
problemi all'incolumità della sonda Rosetta, in particolare al suo orientamento, in quanto i sensori stellari che controllano la navigazione e l'assetto della sonda possono scambiare per stelle dei grani di materia espulsa dal getti di gas misto a polveri che fuoriescono dalla superficie del nucleo. Per questo gli scienziati hanno deciso di
spostare Rosetta e di allontanarla, posizionandola a 327 chilometri dalla superficie. Ciò non ha impedito di scattare delle bellissime fotografie tramite il sistema di telecamere
OSIRIS (
Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System). Con l'avvicinarsi del perielio, la luce del Sole ha illuminato anche la zona oscura della cometa, l'emisfero meridionale, mostrandoci le immagini di nuove zone che sono state ribattezzate con i nomi egizi
Anhur,
Khonsu,
Sobek e
Wosret. Non dobbiamo però dimenticarci del piccolo Philae (non sapete quanto mi piace chiamarlo così), che si trova fortunatamente in una zona fresca e ombrosa, anche di più di quella dove sarebbe dovuto atterrare. Per intenderci, se le
temperature normali sono di
70^C in quella zona non superano i 50^C e il lander riesce tranquillamente a sopportarle. I
prossimi eventi saranno prima di tutto i tentativi di
riprendere stabilmente i contatti con Philae verso la fine di Agosto. In autunno invece di proverà a perforare la cometa mettendo in azione il
trapano italiano, creato al Politecnico. Prima però bisognerà far ruotare il lander, dato che giace sbilenco sulla superficie. Per il
prossimo perielio della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko dovremo attendere e anche molto, 6 anni e 5 mesi, nel
gennaio del 2022.
A presto, piccolo Philae...
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