mercoledì 14 ottobre 2015

Clamoroso! Un vecchio accordo dell'ONU ci impedisce di andare dall'acqua su Marte!

Qualche giorno fa in tutto il mondo (noi compresi) si parlava della scoperta dell'acqua (salata) su Marte. Sembrava una rivoluzione, quando a complicarci la vita ci si è messa l'ONU (Organizzazione Nazioni Unite). Ricapitoliamo quanto successo. Il Rover Curiosity attualmente si trova a meno di 50 chilometri dall'acqua e tutti (scienziati e non) hanno pensato di andare a farci un salto. Neanche il tempo di esultare e la BBC, nota televisione statunitense, ci ha riflettuto su: "Di chi è lo spazio? Ci sono leggi su questo?" E l'ONU si è fatta sentire. Negli anni '60 ben 129 paesi (Italia e grandi potenze mondiali comprese) hanno firmato un trattato, noto come Outer Space Treaty, Trattato sullo spazio extra-atmosferico basato sulla Dichiarazione dei principi giuridici che regolano l'attività degli Stati nell'esplorazione e nell'uso dsllo spazio, adottata nel 1962. Questi sono i principi più importanti:
  • L'esplorazione e l'uso dello spazio esterno sono effettuati per il bene e nell'interesse di tutti i paesi e sono nella giurisdizione di tutta l'umanità;
  • Lo spazio esterno sarà libero per l'esplorazione e l'utilizzo da parte tutti gli Stati;
  • Lo spazio esterno non è soggetto ad appropriazione nazionale per pretesa di sovranità, per uso o per l'occupazione con qualsiasi mezzo;
  • Gli stati membri non introducono armi nucleari o altre armi di distruzione di massa in orbita, sui corpi celesti o nelle stazioni spaziali;
  • La Luna e gli altri corpi celesti sono utilizzati esclusivamente per scopi pacifici;
  • Gli astronauti sono considerati inviati del genere umano;
  • Gli Stati membri sono responsabili delle attività spaziali nazionali sia effettuati da enti governativi che non governativi;
  • Gli Stati sono responsabili per i danni causati dai loro oggetti spaziali;
  • Gli Stati devono evitare la contaminazione dannosa sullo spazio e nei corpi celesti.

  • E a quanto pare, quest'ultimo rischia di infrangere i sogni degli scienziati e le aspettative del pubblico. Michel Meyer del Mars Exploration Program ha spiegato così i motivi della decisione di non mandare il Rover vicino ai rivoli d'acqua: "Curiosity non è progettato per andare in un posto che potrebbe ospitare vita microbica e, per farlo, ci sarebbe stato bisogno di livelli si sterilizzazione decisamente più elevati". In sintesi, Curiosity non è abbastanza pulito per esaminare determinati luoghi dove potrebbe esistere vita biologica. Se dobbiamo scavare ancora un po' nelle motivazioni di questa scelta, arriviamo al più semplice nonché il solito: i soldi, contro la scienza a fermare il progresso. Per avvicinarsi all'acqua il velivolo, in questo caso il Rover Curiosity, non è sterilizzato; compiere questo su oggetti così complessi comporta costi sproporzionati. Molti si sono (giustamente) chiesti: "Ma se era probabile l'esistenza di acqua, perché non lo hanno sterilizzato prima di lanciarlo??" È semplice, costava troppo. Forse di mezzo c'è anche tanta, troppa prudenza; capisco che stiamo parlando anche di una possibile vita non intelligente. Qualora si potesse trattare di microorganismi, sappiamo che questi resistono anche a condizioni estreme e il rischio di infettarli, qualora esistessero, è elevatissimo. Il livello di sterilizzazione sta diminuendo col passare degli anni. Possiamo solo sperare che le agenzie spaziali aprano il portafogli per le prossime missioni. Anche se rimarrà solo un sogno, dato che sul suolo marziano nel 2020 arriverà un nuovo Rover che avrà lo stesso grado di sterilizzazione di Curiosity. Andiamo indietro, invece di andare avanti?? Leggiamo cosa ne pensa il professore di geologia all'Università D'Annunzio di Pescara e Chieti nonché membro del comitato esecutivo del Mars Exploration Program Analysis Group della NASA, Gian Gabriele Ori: "Anche quando Curiosity ha trovato tracce di metano, che può suggerire la presenza di forme di vita, ci si è chiesti: e adesso che si fa? C'era l'eventualità di dover sospendere la missione. Volendo ci si potrebbe arrivare in fondo Opportunity è ancora lì che gira dopo più di dieci anni e Curiosity ha un'autonomia e una velocità maggiore grazie al motore nucleare. Ma bisogna stare molto attenti, se si dovesse dichiarare una special region dove si trova il rover, se vedo qualcosa che mi suggerisce la presenza di vita, mi devo fermare. Non ci posso andare. Se la missione per qualche motivo dovesse trovarsi in una di queste special region bisognerebbe sospenderla altrimenti sarebbe grave".  Da parte nostra, è un vero peccato sapere che l'acqua è lì vicino e noi noi ci possiamo andare. Gira la voce che la NASA stia organizzando una missione per Marte dal 2031 al 2034, a cui parteciperanno gli adolescenti d'oggi. Il viaggio dovrebbe durare otto mesi e ogni volta che l'equipaggio invierà un messaggio, dovrà attendere almeno 16 minuti per la risposta. Qualora le voci venissero confermate, partirebbe una caccia a Marte mondiale, per un ruolo nell'equipaggio. Sveglia, si parte!
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