sabato 10 ottobre 2015

Plutone e il suo inquietante cielo azzurro

In questi giorni come saprete sono stato via, oggi sono tornato e voglio parlarvi di questo mistero che come ben saprete ci arriva dalla missione New Horizons che ci sta pian piano inviando le immagini di Plutone e dintorni ottenute nel famoso flyby del 14 luglio 2015. E al passo con queste scoperte, si infrangono tutte le nostre conoscenze riguardo al piccolo pianeta nano ai confini del Sistema solare. Perché tutti si aspettavano un pianeta grigio, morto. E invece sta dando spettacolo. Oggi parliamo del cielo di Plutone. "Il cielo è azzurro sopra Berlino!" dicevano nel 2006 con l'Italia campione del mondo. "Il cielo è azzurro sopra Plutone!" diremmo oggi. O forse no?? Se dobbiamo essere precisi, qualora fossi in piedi su Plutone (dotato di una tuta da astronauta, completa di polmoni artificiali e riscaldamento per il corpo) vedresti un cielo completamente nero. Anche se c'è qualche possibilità che all'alba e al tramonto plutoniano ci sia abbastanza atmosfera da vedere una sottile linea blu vicino al Sole all'orizzonte. Magari visibile coi nostri occhi, magari no. Alan Stern, ormai famoso responsabile scientifico della missione, ha commentato così la notizia: "Chi si sarebbe aspettato di trovare un cielo blu nella fascia di Kuiper?". "Un cielo azzurro è sempre il risultato della dispersione di minuscole particelle da parte della luce solare" ha aggiunto Carly Howett, del Southwest Research Institute (SwRI) di Boulder in Colorado. In effetti è l'alterazione della luce proveniente dal Sole con l'atmosfera che ci permette di vedere il cielo azzurro di giorno e i colori particolari dell'alba e del tramonto. La luce visibile bianca che ci arriva dal Sole è formata dall'insieme di onde elettromagnetiche di lunghezza variabile e da noi percepita come raggio violetto, fino alla radiazione che ci arriva rossa ma che prima di arrivare a noi diventa blu, verde, giallo e arancione. La luce blu infatti arriva in tutte le direzioni, per via della sua lunghezza d'onda più breve che è rifatta dalle più piccole particelle degli strati alti dell'atmosfera, cosa che non succede con gli altri colori. Queste molecole sono simili a quelle osservate sulla luna più grande di Saturno, Titano e vengono chiamate toline. Ma non finisce qui. Oltre alla luce blu, sono state individuate diverse chiazze di ghiaccio d'acqua non disposte equamente sulla superficie del pianeta. "Forse è mascherato da altri, più volatili ghiacci. Capire perché vediamo il ghiaccio d'acqua in punti precisi, e non altrove, è una sfida che abbiamo appena iniziato ad affrontare". Montagne, ghiacci (d'azoto ed acqua), pianure di metano, nebbia, dune, valli glaciali e misteriose spaccature: questo è Plutone. Ma non finisce qui.
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