giovedì 8 ottobre 2015

Sono arrivate anche le fantastiche immagini di Caronte, il satellite di Plutone

In tutto questo tempo abbiamo sempre parlato di Plutone e forse un po' troppo tralasciato i suoi satelliti, comunque comparsi nelle foto di New Horizons del 14 luglio 2015. Queste foto ci arrivano grazie alla Ralph Camera, uno degli strumenti di cui è dotata la più veloce delle sonde mai lanciate. Come gran parte delle altre, la qualità è sempre altissima e queste foto combinano insieme il blu, il rosso e l'infrarosso. La risoluzione è di 2,9 chilometri per pixel. Le immagini di oggi raffigurano appunto Caronte; il più grande dei cinque satelliti di Plutone (con un rapporto di 1:9; Caronte ha l'11,65% della massa di Plutone), insieme a Notte, Idra, Cerbero e Stige (questi ultimi due scoperti negli ultimi 3 anni e per ora sembrano essere finiti, specialmente dopo che siamo arrivati a pochi passi da Pluto). Da queste nuove immagini, arrivate il 21 settembre scorso, è venuto fuori che Caronte è interessante e affascinante, anche se come accaduto con Plutone nessuno ci avrebbe scommesso una lira. Andiamo ad analizzarle. Il satellite mostra una catena di fratture e canyon a nord dell'equatore, che passano per circa 1.600 chilometri, quattro volte più grandi del Grand Canyon su Marte, e qualcuno sostiene che qualcosa di simile si trovi anche sul lato nascosto della Luna. Secondo gli astronomi questi simboleggiano impatti violenti passati. Come la Terra e la Luna, anche Plutone e Caronte a causa della forza di gravità si mostrano sempre la stessa faccia e ruotano uno intorno all'altro in 6.387 giorni alla distanza media di quasi ventimila chilometri. La crosta di Caronte è molto lacerata ed è simile, molto simile, al sistema di canyon di Valles Marineris marziano. Le pianure situate a nord sembrano invece più giovani. Non dimentichiamoci inoltre le inaspettate frane a variazioni di colore presenti su tutto il territorio. Leggiamo le opinioni degli addetti ai lavori. Il responsabile della missione, Hal Weaver della Johns Hopkins University, ha dichiarato: "Prevedo la storia di Caronte diventerà ancora più sorprendente". "Pensavamo che la probabilità di vedere strutture così interessanti su un mondo così lontano dal Sole fosse bassa," ha aggiunto Ross Beyer della NASA, "ma non potrei essere più contento di quello che vedo." Clamorosamente gli astrofisici addetti alla missione stanno valutando la possibilità che all'interno di Caronte, tempo fa, ci sia stato un oceano successivamente congelatosi. Questo avrebbe causato un aumento di volume che avrebbe fatto esplodere Caronte e ridisegnando la superficie del pianeta. Anche se per ora non ci sono conferme. Comunque, un altro piccolo capitolo che si aggiunge a questa grande ed epica missione. Intanto New Horizons si allontana dal Sistema solare ma gran parte delle immagini di quel mitico flyby deve ancora arrivare...
Video e immagini presentate da orsobyanco



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