Dopo tanti arrivi su altri corpi celesti, oggi siamo a raccontarvi una partenza. La missione è organizzata in questo modo: la prima parte è partita ieri mattina con la sonda e il modulo Schiaperelli per cercare dati sulla presunta vita, presente o passata, sul pianeta rosso. La sonda consentirà comunicazioni continue con la Terra e la seconda fase inizierà nel 2018 con un rover che con un trapano italiano perforerà la superficie marziana. Il decollo è arrivato alle 10:31, con l'apertura della finestra di lancio per la partenza verso Marte della sonda ExoMars a bordo di un vettore Proton-M, nata dalla collaborazione fra l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'omologa russa ROSCOSMOS. Non ci sono stati problemi. Il viaggio durerà oltre sette mesi e secondo l'ESA aprirà una nuova era dell'esplorazione marziana. “Marte è un luogo poco adatto alla vita oggi: l’atmosfera è sottilissima e il suolo è bombardato da raggi cosmici e raggi gamma. Ma sotto il terreno – Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) -,dove è stata riscontrata la presenza di acqua e ghiaccio, potremmo trovare sorprese: tracce di vita biologica oggi non visibili in superficie. Questo è il motivo principale per cui ci siamo impegnati in questa ambiziosa e affascinante missione”.
"Siamo soli nell'universo? Come si è sviluppata la vita?" sono le domande alle quali vuole rispondere la missione ExoMars e forse tutta l'umanità. L'Italia è il primo contributore della missione con la bellezza di 350 milioni di euro, il 32% del totale, 1,3 miliardi. Vi aspettiamo a ottobre, quando partiranno le manovre per la discesa!
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