Stagione: 2016
Luogo: Skogvollenga, nr Lillestrom, Akershus, Est della Norvegia
Data di comparsa: 2 settembre 2016
Data di scoperta: 2 settembre 2016, dall'agricoltore Tore Skogvold
Dimensioni: Ogni cerchio ha un diametro di 2,5 metri
Tipo di campo: frumento
Composto da: due cerchi che compongono un "8". Altri due cerchi diversi giacevano circa 35 metri più in basso nel campo.
Figura principale: il numero "8"
Immagini/video segnalati da: cropcircleconnector.com
Percentuali: 90% umani, 10% extraterrestri, cerchio molto banale
Collegato a precedenti crop circle: No
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martedì 20 settembre 2016
domenica 3 gennaio 2016
Streetcap1 filma un UFO nei cieli della valle di Hessdalen

martedì 6 ottobre 2015
Le luci di Hessdalen
Hessdalen è una tranquilla valle che si estende per oltre 15 chilometri nell'area di Holtålen nella contea di Sør-Trøndelag, in Norvegia. E poi dicono che in Italia ci sono troppe province... Hessdalen è situata circa 120 chilometri a sud della città di Trondheim e 35 chilometri a nord della città mineraria di Røros e a 12 chilometri a sud-ovest da Ålen/Renbygda. Questa valle è elevata a 620 metri sul livello del mare e vanta 150 abitanti circa. Curiosità: ha lo stesso fuso orario italiano. Quello di cui vi parliamo oggi è un grande mistero che va avanti da molti anni. Non si tratta di un evento unico, ma sicuramente del più studiato. Gli altri, molto simili, si verificano nella contea di Yokima, negli USA, e nell'area di Boulia, su cui le indagini non sono nemmeno mai cominciate. Le prime documentazioni ufficiali risalgono al 1981, ma molte famiglie locali sostengono che le prime apparizioni risalgano addirittura al XVIII secolo. Come avrete metto dal titolo, questo fenomeno viene chiamato "Luci di Hessdalen". Queste luci sono dei fenomeni globulosi (simili al fuoco fatuo o ai fulmini globulari) dalla forma generalmente sferica e di vari calori, solitamente bianchi e rossi, distinte da inquietanti e irregolari pulsazioni che compaiono sia in cielo sia in terra, zigzagando. Appaiono, si spengono e tutto d'un tratto riappaiono in un altro luogo. Come detto prima, questo non succede solo a Hessdalen ma qui i fenomeni sono frequenti e seguiti da numerose equipe di scienziati. Dagli studi degli ultimi tempi, l'80'%, i quattro quinti del fenomeno sono spiegabili con la teoria del fisico inglese David Turner. Lui sostiene che lo scambio di energia termica, chimica ed elettrica tra plasma e atmosfera (quella locale infatti contiene molto vapore acqueo) è in grado di generare sfere di luci dai contorni precisi, come quelli osservati. La comunità scientifica ha approvato il modello di Turner, ma c'è un problema; il restante quinto delle apparizioni è tuttavia inspiegabile, nonostante cosa succeda sia chiarissimo specialmente dal punto di vista fisico-chimico. Ma manca una teoria che lo dimostri con certezza. Di questo fenomeno ve ne avevamo già parlato nell'agosto 2014, con un articolo che rimase per molto tempo fra i più visti del nostro blog. Anche se lì parlavamo di teorie ufologiche, dato che mancavano ancora persino le ipotesi. Ora, l'ipotesi aliena è stata scartata con scioltezza, dato che la scienza a dato le sue spiegazioni. O forse no??
Video e immagini presentate da orsobyanco
martedì 12 agosto 2014
Norvegia: misterioso avvistamento nei cieli di Hessdalen


Jader Monari dell’Istituto di Radioastronomia e Medicina Italia, ha iniziato a studiare la valle di Hessdalen fin dal 1996 ed è riuscito a scoprire che le rocce sono ricche di zinco e ferro su un lato del fiume che l’attraversa, e ricca di rame nell’altro. Monari ha affermato che se c’è zolfo nell’acqua che scorre nel mezzo è in grado di creare una perfetta “batteria”.
Il dottor Monari ritiene che le bolle di gas ionizzato si creano quando vapori sulfurei dal fiume Hejsa reagiscono con l’aria umida della valle. La geologia forma anche le linee del campo elettromagnetico presente in quella zona, il che potrebbe spiegare perché le sfere di luce si muovono.
Le ricerche e le indagini sono ancora in corso ed al momento le risposte effettive tardano ad arrivare. Inoltre una spiegazione razionale all’avvistamento del 9 agosto 2014 non c’è.
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