lunedì 1 agosto 2016

La NASA alla ricerca di un asteroide che potrebbe colpire la Terra

La NASA ha recentemente annunciato al mondo il progetto di inviare una sonda alla ricerca di un enorme asteroide che, secondo i dati a nostra disposizione, potrebbe causare un disastro epocale. Questa enorme meteora è stata scoperta nel 1999 dal programma LINEAR e classificata come 101955 Bennu. Vanta un diametro di circa 560 metri e viaggia nello spazio a oltre 100.000 km/h, orbitando intorno al Sole in un anno e 73 giorni terrestri. Vogliamo però subito rasserenarvi, per un'ipotetica catastrofe manca ancora qualche secolo. L'asteroide transiterà nel 2135 a una distanza dalla Terra minore di quella che ci divide dal nostro satellite, la Luna. Ciò rischierebbe di alterare la sua orbita fino al punto da farlo scontrare con il nostro nel corso del prossimo secolo. Come ipoteticamente successo coi dinosauri, l'impatto di un corpo celeste di tali dimensioni non passerebbe affatto inosservato ma potrebbe causare la scomparsa del genere umano. Secondo calcoli non sicuri, se 101955 Bennu colpisse la Terra rilascerebbe un'energia pari a quella di tre miliardi di tonnellate di esplosivi oppure 200 bombe di Hiroshima. Per provare a sventare la catastrofe la NASA è pronta a inviare una sonda per analizzare il materiale da cui è costituito Bennu e la gravità della Terra potrebbe deviare la sua orbita. La sonda si chiama Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security and Regolith Explorer. Per gli amici Osiris-Rex. La partenza è prevista per l'8 settembre 2016 mentre per assistere all'incontro dovremo aspettare l'ottobre 2018. Successivamente, dopo un anno di studi sull'asteroide e di ricerche sul luogo dell'atterraggio, Bennu raggiungerà la superficie e dopo aver prelevato alcuni campioni e dopo le dovute analisi, rientrerà sulla Terra fra sette anni, nel 2023. Nonostante la pericolosità di Bennu, gli scienziati sono tranquilli per il fatto che questo asteroide potrebbe essere ricco di carbonio e materiali derivati (vedi grafite) e di conseguenza simile all'ipotetico che uccise i dinosauri e pose le basi per la vita umana. "Bennu è un asteroide a base di carbonio, un'antica reliquia del Sistema Solare ai suoi inizi, riempita di molecole organiche. Asteroidi come Bennu potrebbero aver seminato la Terra con questo materiale, contribuendo alla zuppa primordiale dalla quale è emersa la vita" ha dichiarato Dante Lauretta, primo investigatore della missione al Sunday Times. Ha continuato descrivendoci un nuovo fenomeno, appena scoperto: "L'effetto Yarkovsky è la forza che agisce sull'asteroide quando questo assorbe la luce solare e poi la irradia nuovamente nello spazio sotto forma di calore. Agisce come un piccolo propulsore, cambiando costantemente il suo percorso. La posizione di Bennu è cambiata di 160 km sin dal 1999". Sperando che questo non possa mai incrociare la Terra, non vediamo l'ora di descrivervi i dettagli di questa nuova missione alla scoperta dello spazio.
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